il lupo è tornato in Piemonte

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zara90
00domenica 2 marzo 2008 18:39
Il lupo è tornato sulle montagne del Piemonte.
Un ritorno che testimonia il miglioramento delle condizioni ambientali e i frutti di un'azione di conservazione della specie avviata ormai quasi trent'anni fa.

Nel 1971 infatti, i lupi rimasti sono due o trecento, quando parte la campagna del Parco d’Abruzzo e del WWF, significativamente chiamata "Operazione San Francesco".
Poi, nel 1976, quando ormai si stima che la popolazione sia ridotta a cento individui, finalmente vengono promulgate le prime leggi di protezione.
Nel 1982 a Ginevra, una convenzione europea dichiara il Canis lupus "specie gravemente minacciata".

In questi ultimi vent’anni, lentamente (anche perché non sono cessate del tutto le uccisioni), la specie ha ripreso vigore e poco alla volta ha colonizzato nuovi territori, risalendo lungo la dorsale appenninica fino alle Alpi piemontesi e probabilmente non si arresterà.

Il lupo è un animale sociale che nelle condizioni europee vive in piccoli branchi (mediamente 6,7 individui), in una società gerarchizzata dominata da un capo branco che ha una compagna dominante anch'essa.
L'accoppiamento avviene soltanto tra gli esemplari dominanti.
E' la modalità data in dotazione alla specie dall'evoluzione per mantenere l'equilibrio fra popolazione e risorse alimentari. Una maggior conservazione, la crescita di zone boscate e delle sue prede abituali, cervi, camosci, cinghiali, hanno permesso la ripresa di questo "simbolo" di una natura selvaggia, indomabile, "altro" da noi.
Del lupo sulle nostre montagne si è tornati a parlarne dal 27 dicembre 1987 quando un cacciatore di Breil, sulle Alpi Marittime, abbatté un lupo durante una battuta al cinghiale.
Per ritrovare un avvenimento analogo bisognava andare a ritroso nel tempo di 66 anni quando nelle valli Monregalesi l'ultimo lupo, una femmina, cadeva vittima di una battuta di caccia.
Da una decina d'anni si è tornati a parlare del lupo nel nord ovest della penisola, prima sull'Appennino Ligure, poi, in tempi più recenti nel parco francese del Mercantour, quindi sulle Alpi Marittime e, ancor più recentemente, nelle valli Susa e Chisone, dove nell'inverno scorso sono stati addirittura filmati.
La presenza del lupo comporta anche dei problemi soprattutto per la pastorizia. Tuttavia è possibile convivere con questo predatore prendendo da parte dei pastori alcune precauzioni e attivando contromisure come l'utilizzo dei cani addestrati a respingere il lupo, usando recinti elettrici, o simili.

Un inizio è un inizio [SM=g6441]
Orphen90
00domenica 2 marzo 2008 18:47
Già è un inizio.. peccato che spesso ci si accorga della presenza di lupi attraverso le carcasse dei loro corpi [SM=g8073]
zara90
00domenica 2 marzo 2008 19:58
eh si questa sarebbe anche una cosa evitabile... se non fosse per gli allevatori. ma purtroppo la mentalità è questa. [SM=g8092]
Orphen90
00domenica 2 marzo 2008 20:07
eh sì è più convieniente sparare che prendere precauzioni [SM=g8073]
zara90
00domenica 2 marzo 2008 20:11
tsk... il tipico pensiero italiano [SM=g6402] [SM=g8073]
Ageron
00martedì 4 marzo 2008 19:05
bella notizia!! io nn ne avevo idea, speriamo crescano in fretta, negli ultimi anni ci sono stati preoccupanti avvistamenti di cinghiale nei paesi ai piedi delle montagne (compreso il mio), e sono convinto che i cinghiali siano peggio dei lupi...... [SM=x1518668]
francesco.fasmide
00mercoledì 20 agosto 2014 15:29
Bellissima notizia [SM=g8090]
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